lunedì 15 aprile 2013

SOTTOTERRA, AI GRATTACIELI DI “EUROPARCO” DI ROMA, UNA CENTRALE ELETTRICA CHE BRUCIA 240 kg DI OLIO VEGETALE E 216 m3 DI GAS METANO L'ORA. E PROPRIO ACCANTO AL MINISTERO DELLA SALUTE. ALTRO CHE PROTOCOLLO DI KYOTO! (di Elena Taglieri)



Le Torri Purini e Transit di Europarco-Eurosky e la nuova sede del Ministero della Salute

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Indovinate come vengono soddisfatte le esigenze energetiche (illuminazione, elettricità e climatizzazione caldo-freddo) della sede direzionale del Ministero della Salute, quella per intenderci, che ospita giornalmente tantissimi impiegati ed utenti anche come polo Urp? Da una centrale elettrica di 2000 kWe a trigenerazione, alimentata ad olio vegetale e gas metano, 'interrata' sotto uno dei parcheggi pubblici del complesso edilizio “Europarco” (chiamato anche “Eur2” e “Business Park”). Una centrale autorizzata dalla Provincia di Roma con Determina Dirigenziale del 29.03.2011, evidentemente molto a cuore alla stessa Provincia, visto che il medesimo Ente ha deciso di trasferire tutti i propri uffici nei 50.000 metri quadri della torre 'Europarco', per la cifra di 263 milioni di euro, nonostante i suoi 880 milioni di debiti emersi dal bilancio e, come già osservato dal sen.Domenico Gramazio e dal Cons.Francesco Petrocchi, nonostante sia prevista l'abolizione della stessa Provincia di Roma, tra gli obbiettivi di riforma generale di Governo. Il progetto 'Europarco', in località Castellaccio, a pochi metri dal Parco di Decima Malafede, pur inserito nel quartiere Eur Torrino vorrebbe rappresentare “una centralità metropolitana all’interno del Nuovo Piano Regolatore di Roma”. L'idea nata dalla volonta' della Giunta Veltroni, con un accordo sottoscritto anche da Storace, si è realizzata concretamente durante l'Amministrazione Alemanno. Dalla convenzione urbanistica ex art. 28 legge 1150/42 e s.m.i stipulata il 22712/2003 tra il Comune di Roma e le società EUROPARCO srl, EREV srl, PIFER 86 srl, TOR IMMOBILIARE UNO srl, GIREV CASSIA srl, IMEF Spa e CAMER srl. è sorta intenzione di costituire 'Europarco' come Polo direzionale comprensivo di uffici, negozi, sale espositive, multisala cinematografiche, servizi ed abitazioni, queste ultime non alla portata delle tasche comuni. Di fatto la struttura si caratterizza per due imponenti Torri, delle quali “Eurosky” (di poco più bassa della cupola di San Pietro) possiede abitazioni di lusso fino al 27° piano( si va da 10 a 15mila euro al mq), provvisti delle più sofisticate tecnologie di domotica, confort, aree fitness, e perfino giardini invernali ed un parco privato naturale sito all'ultimo piano. L'intera complesso edilizio è opera di PARSITALIA Real Estate, della famiglia Parnasi, la stessa che ha appunto edificato non solo la nuova sede del Ministero della Salute, ma anche “Euroma2” (il centro commerciale più grande d'Europa), tramite la soc. Imef (con 240 negozi e 40 punti ristorativi), ad essa collegata, con investimenti della Banca Bnp Paribas Reim Sgr. L'intero progetto “Europarco” viene decantato sul sito di Parsitalia come 'ecosostenibile', per via delle accortezze dedicate alla gestione interna dei rifiuti prodotti soprattutto dalle utenze dei singoli appartamenti: in ogni piano verrebbe utilizzato un sistema di 'differenziata pneumatica dei rifiuti', 'convogliati in una centrale di raccolta e compattazione che li trasformerà direttamente in pellet da usare come combustibile'. Ci si chiede però con quale criterio verrebbe controllata l'effettiva qualità del rifiuto differenziato. E ancora: questo 'pellet' nient'altro sarebbe che una specie di 'CDR' (combustibile da rifiuto) ed allora ciò stiamo parlando di una sorta di 'termovalorizzazione', e quindi di un vero e proprio mini- incenerimento tout-court, seppur al livello condominiale.

L'Europarco Business Patk- vista aerea
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Ma veniamo alla centrale, la cui realizzazione è stata affidata da Europarco srl ad ECOGENA Spa, società collegata ad Acea, di cui il comune di Roma risulta essere azionista di maggioranza. Come si legge nella Determina, l'impianto è costituito da “un motore a combustione interna alimentato a gas metano (840 kwe); un motore a combustione interna alimentato ad olio vegetale (990kwe); tre caldaie a gas metano di potenza termica di 2400 kwt cadauna” il tutto realizzato “all'interno di ambienti tecnici interrati localizzati al di sotto del parcheggio adiacente Via G. Ribotta”, in pratica la stessa via, in cui è ubicato il Ministero della Salute. Già, perchè evidentemente la centrale va 'nascosta' in quanto stonerebbe se in vista, troppo impattante e con un look forse troppo 'preistorico' rispetto al design futurista dell'intero complesso edilizio? Ma con quale serenità vivranno i futuri condomini Vip del grattacielo Eurosky e tutti coloro che lavorano nelle strutture adiacenti, al solo pensiero di un possibile guasto o incidente alla centrale? L'altra nota dolente e poco 'eco' riguarda l'alimentazione ad olio, i cui effetti sappiamo essere deleteri per l'ambiente. Nella Determina si sottolinea che “per quanto riguarda le emissioni in atmosfera (…) devono essere comunque rispettati i limiti di emissione indicati per gli inquinanti, ma se l'intento di ECOGENA srl è di voler dimostrare quante “emissioni di Co2 vengono evitate”, va ribadito che una combustione non è mai 'pulita', e, nel caso della centrale in questione, ci ritroveremmo soprattutto gli Ossidi di azoto, di Zolfo, nonché Formaldeide, Propenale (Acroleina),Acetaldeide, Benzo(a)pirene, Aldeidi, Pirene e Fluorantene, residui carboniosi e polveri sottili. Progettato stesso tipo di centrale, anche per gli altri due mega plessi architettonici, la “Scatola di Vetro” di Renzo Piano ed la “Nuvola” (Centro Congressi) di Massimiliano Fuksas? Chissà. Ci si augura almeno che il futuro Sindaco sia consapevole che l'inquinamento non si evita con il solo stop delle auto nelle cosiddette domeniche ecologiche.
                                                                                     
                                                             (elena.taglieri@gmail.com)

 
Per ulteriori approfondimenti:

http://www.sportelloenergia.info/files/Autorizzazioni2010/Determina_1922_23_03_2011_DP0403.pdf