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Il giorno prima (9 gennaio 2013), invece, era apparso un commento poco elegante sul blog di ECO16, firmato da 'Anonimo', a cui ho prontamente risposto:
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Così, la richiesta di rettifica, per correttezza e trasparenza, è stata pubblicata sia sul blog di ECO16 in data 14 gennaio (http://ecodiariccia.blogspot.it/2013/01/da-delta-petroli-spa-riceviamo-e.html), sia nel successivo numero
La risposta del Direttore Giuseppe Gambacorta ha giustamente rispecchiato il senso di quello che vuole essere l'informazione: capillare, attuale, obbiettiva. Le sue parole:
"Come è nostro costume pubblichiamo questa rettifica. Ritenevamo nostro
dovere mettere a conoscenza dei nostri lettori della notizia in
questione così come accettiamo tutte le opinioni che contribuiscono ad
un confronto civile sulle problematiche ambientali ed energetiche."
Quale sarebbe, dunque, lo sbaglio fuorviante da parte mia? Quello di aver definito 'ecomostri' due centrali elettriche alimentate ad olio vegetale e metano dentro due ospedali e a pochi metri dalle abitazioni civili? Beh, a leggere bene, si capisce a chiare lettere che i due impianti di cui sopra non sono certo dei narghilè a vapor d' acqua di rose...
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Una cosa è certa : chi ha li ha autorizzati (in questo caso la Provincia, il Comune, la Regione) ha delle responsabilità morali e giuridiche nei confronti della cittadinanza, diverse da chi li ha proposti. Certi progetti possono essere azzardati ed entusiasti come i capricci dei bambini, ma sta sempre ai saggi genitori capire se soddisfare i desideri dei loro figli contribuisce veramente per il loro bene.
In ogni modo vale la pena documentarsi scientificamente sulla natura e conseguenze di composti della combustione.
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Ne riporto una breve relazione a cura del Chimico prof. Aldo Garofolo.
Buona lettura
(elena.taglieri@gmail.com)
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Oli
usati – combustione ed emissioni
(a cura del prof. Aldo Garofolo- Chimico)
Residui
carboniosi
Questi
comprendono una sterminata serie di composti dei quali i principali
sono:
idrocarburi
incombusti
-idrocarburi
policiclici aromatici - benzopirene
-benzene
aldeidi
alifatiche e aromatiche
Gli
oli vegetali usati e non, a causa della loro elevata viscosità
e densità e quindi all’incompleta
combustione
rispetto al gasolio, producono emissioni
con maggiori residui carboniosi totali.
Lo
scostamento medio rispetto ai valori del gasolio è pari al +17,6%.
Ossido
di carbonio
Tutti
gli esperimenti hanno evidenziato come la
quantità di ossido di carbonio sia maggiore rispetto alla media
emessa dal gasolio usato come confronto.
L’incremento medio è pari al +93,71%,
dovuto all’incompleta combustione dell’olio a causa dell’elevata
densità e della scarsa nebulizzazione.
NOx
ossidi
di azoto
Per
questi due ossidi azotati i dati dei ricercatori sono contrastanti
e vanno da un calo del 26% a un aumento del 17%.
Polveri
Nella
combustione dell’olio usato, senza preriscaldamento, le polveri
emesse sono significativamente maggiori
se confrontate con quelle prodotte dal gasolio.
Emissioni
non regolamentate
Sono
quelle per le quali non esistono limiti di legge vincolanti: è il
caso di alcuni idrocarburi policiclici cancerogeni come il
benzopirene o aldeidi altrettanto cancerogene come la formaldeide.
Alcuni
autori (Krahl e altri) riportano aumenti medi del benzopirene del
150% e della formaldeide del 288% rispetto al gasolio.
Emissioni prodotte dalla combustione degli oli usati in motori diesel.
Una
grande importanza nel campo delle energie rinnovabili, soprattutto
per quel che riguarda i combustibili, è riservata agli oli
di scarto.
Nei
casi che si prenderanno in esame, si sono alimentati dei motori con
olio di girasole usato per la frittura, olio derivante dalla plastica
e un non specificato olio vegetale di scarto (in questo caso l’olio
è stato utilizzato tal quale e modificato).
Gli
oli di frittura sono usati principalmente nel campo alimentare e
nella produzione del sapone. In alcuni ristoranti, gli oli fritti
passano una prima volta attraverso un riciclatore e sono
successivamente riutilizzati, dopo di che vengono mandati ai
laboratori per la produzione del sapone; in alcune città, l’uso di
questi oli come fonte di nutrimento per gli animali è illegale, ed è
anche questo il motivo del surplus di questa “fonte di energia”.
Le
proprietà dell’olio, quali viscosità, densità e punto di
infiammabilità sono sostanzialmente ed evidentemente diverse
rispetto a quelle del combustibile fossile.
Confronti:
oli vegetali esausti contro gasolio
RESIDUI
CARBONIOSI
Questo
valore è correlato ai depositi carboniosi nella camera di
combustione e nel sistema di iniezione, e si è notato essere
considerevolmente maggiore
per gli oli vegetali
rispetto a quello rilevato nell’utilizzo del diesel nel motore. I
residui derivano da una combustione incompleta dell’olio, e si
depositano, nella camera di combustione, nei cilindri, nei pistoni e
nelle valvole. Studi recenti dimostrano come le
emissioni di NOx
incrementano
all’aumentare dello sporco nel motore,
e questo dovuto alla bassa conducibilità termica dei depositi, che
producono alte temperature all’interno dei cilindri, le quali
aumentano le emissioni degli ossidi di azoto. È stato inoltre
dimostrato come eccessivi valori di questi depositi possano portare
alla diminuzione delle performance e addirittura alla rottura del
motore.
Si
prende ora in esame il capitolo emissioni, confrontando i valori di
CO, NOx
e
polveri valutati negli esperimenti presi in considerazione.
Tutti
i parametri sono espressi in funzione della potenza del motore, e ad
esse si farà riferimento per le variazioni riscontrate di caso in
caso.
CO
ossido di carbonio
L’ossido
di carbonio aumenta all’aumentare del carico. Quando si alimenta il
motore con olio di girasole usato, questo tipo di emissioni risulta
massimo quando l’olio non è riscaldato prima di essere iniettato
(alla massima potenza si ha un massimo pari a 0,7), mentre diminuisce
man mano che la temperatura incrementa (0,58 per una temperatura di
75 °C e 0,48 per 135 °C). Il diesel invece ha i valori minori (0,21
al massimo carico).
In
linea con i risultati appena ottenuti, anche per Basinger et al. le
emissioni di CO per il diesel sono minime. Per l’olio non
modificato esse invece sono massime (l’incremento medio è pari al
102,7%) e sono intermedie per l’olio preriscaldato (+ 47,32%).
Tutti
gli esperimenti hanno evidenziato come la quantità di ossido di
carbonio sia maggiore rispetto alla media emessa dal gasolio usato
come confronto.
L’incremento medio è pari al 93,71%, dovuto all’incompleta
combustione dell’olio a causa dell’elevata densità e della
scarsa nebulizzazione: si nota infatti come preriscaldando l’olio
le emissioni diminuiscano, proprio perché densità ed atomizzazione
si avvicinano ai valori del gasolio.
NOx
ossidi
di azoto
Per
Basinger et al. gli ossidi di azoto emessi quando si alimenta il
motore con l’olio sono
risultate essere minori a tutti i regimi di utilizzo rispetto al
gasolio,
e la differenza tra l’olio preriscaldato e non è ininfluente
(≈1%). Solo Mani et al. hanno evidenziato un incremento di queste
emissioni (pari al 17,07%). Il decremento medio comunque è pari al
26,6%.
HC
idrocarburi
incombusti
Anche
gli HC si formano per combustione incompleta: è per questo motivo
che gli oli, salvo alcuni casi, ne producono un maggior quantitativo
rispetto al gasolio, a causa della loro maggior viscosità e densità.
Mani
et al. hanno riscontrato un incremento della quantità di HC per
l’olio in media del 3%.
L’incremento
di idrocarburi incombusti, per Basinger et al., è più
significativo, sia per l’olio utilizzato tal quale che per quello
modificato (rispettivamente +21,7% e +28%).
Lo
scostamento medio rispetto ai valori del gasolio è pari al +17,6%.
POLVERI
Si
è valutato che per l’olio di girasole usato, senza
preriscaldamento, le polveri emesse sono significativamente maggiori
se confrontate con quelle prodotte dal diesel.
Quadro
riassuntivo
Fig.1
– Rappresentazione delle differenze rilevate per gli oli grezzi in
ogni caratteristica considerata.
Variazioni
% rispetto al gasolio – scala da -20% a +100% - in blu oli grezzi,
in rosso oli di scarto.
CO
CO2 NOx HC polveri
Dal
punto di vista prestazionale gli oli grezzi sono praticamente
assimilabili al gasolio, in quanto le differenze non sono così
marcate.
Come
si nota però essi pagano in termini di emissioni, che risultano
sostanzialmente maggiori per alcuni parametri.
A
questo riguardo si ricorda ancora una volta come la mancanza di dati
renda impossibile delineare un andamento per le emissioni
non regolamentate,
che invece sarebbe interessante approfondire vista la nocività di
alcune di esse.
Emissioni
non regolamentate
A
causa della scarsità di informazioni disponibili, si è scelto come
riferimento il lavoro sviluppato da Krahl et al., nel quale sono
stati sintetizzati i risultati pubblicati da diversi autori di misure
di emissioni di combustibili vegetali.
Nella
Tabella sono elencate le emissioni percentuali di un veicolo
alimentato con olio di colza rapportate alle emissioni quando si
alimenta lo stesso veicolo con il gasolio (100%).
Idrocarburi
policiclici e aldeidi
|
FTP-75
Federal
Test Procedure
|
ECE-15
European
Commission for Europe
|
%
|
%
|
|
Benzo(a)pirene
(BaP)
|
+141
|
+169
|
Pirene
|
260
|
302
|
Fluorantene
|
212
|
308
|
IPA
|
189
|
271
|
Formaldeide
|
286
|
289
|
Acetaldeide
|
402
|
293
|
Propenale
(Acroleina)
|
825
|
575
|
Aldeidi
|
382
|
336
|
BIBLIOGRAFIA
M.
Basinger, T. Reding, C. Williams, K.S. Lackner, V. Modi, “Compression
ignition engine modifications for straight plant oil fueling in
remote contexts: Modification design and short-run testing”, 2010.
M.
Mani, C. Subash, G. Nagarajan, “Performance, emission and
combustion characteristics of a DI diesel engine using waste plastic
oil”, 2009.
S.S.
Sidibé, J. Blin, G. Vaitilingom, Y. Azoumah, “Use of crude
filtered vegetable oil as a fuel in diesel engines state of the art:
Literature review”, 2010.
M.
Pugazhvadivu, K. Jeyachandran, “Investigations on the performance
and exhaust emissions of a diesel engine using preheated waste frying
oil as fuel”, 2005.
In
data 18 dicembre 2008 il Ministro dello Sviluppo Economico, di
concerto col Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare, ha adottato il Decreto “Incentivazione della produzione
di energia elettrica da fonti rinnovabili, ai sensi dell’articolo
2, comma 150, della legge 24 dicembre 2007, n. 244” (di seguito DM
18 dicembre 2008) che dà attuazione ai meccanismi di incentivazione
già introdotti dalla 72
Legge
24 dicembre 2007 n. 244 (Legge Finanziaria 2008) e dalla Legge 29
novembre 2007, n. 222 (Collegato alla Finanziaria 2008).
Gli
oli usati sono soggetti ad incentivazione da parte dello Stato
attraverso i certificati verdi (con coefficiente moltiplicativo di
1,8) o la tariffa omnicomprensiva (28 €cent/kWh).
(Sintesi
tratta dalla tesi di laurea:
Università
degli Studi di Padova -
Dipartimento
di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali
- Corso
di Laurea Triennale in Ingegneria Meccanica
Prestazioni
ed emissioni dei motori diesel alimentati con oli grezzi.
Relatore:
Ch.mo Prof. Alarico Macor
Laureando:
Andrea Zaccaria
Anno
Accademico 2010/2011
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