(Belvedere di Colonna.: sullo sfondo si intravvede la zona 'industriale' di Colonna, dove è stata autorizzata la costruzione della centrale ad olio della EDOVIT srl) |
C'è
grande mobilitazione tra molti degli abitanti di Colonna e Comuni
limitrofi già da qualche mese: per molti, seppur datata e come un
fulmine a ciel sereno, la notizia sulla costruzione della centrale ad
olio di via dei Pratoni delle Parti Comuni proprio a Colonna (vedi
articolo pubblicato l'11 dicembre 2012 su ECO16 dalla sottoscritta http://ecodiariccia.blogspot.it/2012/12/in-arrivo-colonna-la-centrale-elettrica.html
ed in questo blog:
http://risvegliatialpuntozero.blogspot.it/2012/12/in-arrivo-colonna-la-centrale-elettrica.html)
va spargendosi metaforicamente 'a macchia d'olio'. E qui il gioco
di parole si fa inevitabile, poichè è necessaria un'informazione che
si propaghi più capillare possibile, di velocità analoga a quella con cui
stanno espandendosi questi impianti dalla tecnologia pseudo-green,
sempre
più numerosi ed inaspettati,
come le lumache che appaiono improvvise dopo un temporale.
Proprio
per questo motivo, ad esattamente ad un anno dall'autorizzazione
della centrale (il 19 aprile 2012) alcuni cittadini del bacino est
dei Castelli Romani e Monti Prenestini, fino a poco tempo fa ignari
della situazione, si sono riuniti spontaneamente non solo per
discutere su questa emergenza ma anche con l'urgenza di formare un
comitato permanente al fine di fronteggiare qualsiasi prospettiva
attuale, futura ed eventuale di nocività e devastazione ambientale.
Intenzionati a sapere come mai sia stata (forse volutamente?)
occultata l'informazione a partire dal Primo Cittadino, si sono visti
affiggere il giorno 30 aprile una risposta 'ufficiale' proveniente
dell'Amministrazione Comunale di Colonna: un manifesto che classificando l'articolo pubblicato su 'ECO16' come fonte di
“allarmismo”, fornisce invece “rassicurazioni”
circa l'innocuità di tale impianto, per il quale, in sede di
Conferenza dei Servizi, “l'Amministrazione
Comunale ha potuto esprimere il proprio parere in merito alla
regolarità
della destinazione urbanistica e all'impatto acustico”.
Va
ricordato, però, che ad un Sindaco, in quanto principale
Autorità Sanitaria, garante di essa, e quale rappresentante della
comunità locale,
viene
riconosciuto il potere di emettere ordinanze nell'ambito della tutela
sanitaria e dell'igiene pubblica (art.13 L.n.833/1978).
Il manifesto dell'Amministrazione Comunale apparso per le vie di Colonna (foto di Emilio Bresciani-clicca sopra per ingrandire) |
“Di
cosa stiamo parlando?” recita
un
capoverso del manifesto in questione, a cui fanno seguito“spiegazioni” dettagliate sulla centrale, tirando in ballo anche “gli impegni assunti dall'Italia nell'ambito di attuazione del
protocollo di Kyoto”. Sembrerebbe che
la nostra Nazione si comporti da brava scolaretta, quando poi
sappiamo come tale protocollo venga tristemente e puntualmente disatteso ed infranto
dalle maggiori potenze mondiali fonti di inquinamento, come gli USA,
la Cina, l'India.
Ma
la domanda “Di
cosa stiamo parlando?” gliela
rivolgiamo noi al Sindaco Augusto Cappellini, tanto per puntualizzare
una volta per tutte, con evidenti dati scientifici alla mano, che una
centrale alimentata dalla combustione
dell'olio e del diesel
non necessita di un mero parere residenziale ed acustico, perchè qui
non si tratta di edificare un parco giochi o una fontana monumentale.
Ed i fumi immessi nell'aria certamente non sono quelli di un
deodorante per ambienti chiusi, tipo l'alberello magico nelle nostre
automobili.
Aleggia il dubbio sulla mancata trasparenza verso un
impianto così tanto decantato, per il quale, come si legge nel
manifesto, la frase: “Si
precisa inoltre che l'Amministrazione Comunale non ha prodotto nessun
atto deliberativo riguardante l'installazione della centrale in
oggetto” rimane
inquietante.
Tutto
il contrario di quanto invece è accaduto ad alcuni chilometri di
distanza, riguardo ciò che ha provveduto a fare il Comune di
Genazzano, recentemente interpellato su un progetto presentato alla
Regione Lazio dalla Soc. MARCOPOLO Engineering per la costruzione di
un impianto a 'biomassa'. Almeno in questo caso (giacchè continua
l'iter in Provincia per l'autorizzazione di un'altro impianto
proposto dalla Coop. EDERA) il Sindaco e tutta la Giunta non solo
hanno emesso un avviso, pubblicato, come risulta anche sullo stesso
portale del Comune di Genazzano:(http://issuu.com/smoothejazz/edit/il_comune_di_genazzano_invita_i_cittadini_a_partec/1#currentPageNumber=1) ma
hanno invitato la cittadinanza a partecipare ad una discussione
generale sul progetto e sulle conseguenze impattanti, come viene
giustamente rivendicato nelle seguenti affermazioni:
“Attualmente
l'Amministrazione sta procedendo essa stessa allo studio del progetto
e la Provincia di Roma ha avviato le procedure della conferenza di
servizi prevista dalla legge, all'interno della quale dovranno
essere acquisiti tutti i pareri e le valutazioni di carattere
ambientale,
urbanistico,
sanitario,
ecc... E'
pertanto ferma e convinta intenzione dell'Amministrazione promuovere
un ampio, serio e proficuo processo di partecipazione
con tutta la cittadinanza,
qualora dopo questi approfondimenti si
valutasse la
possibilità
di procedere nel progetto, ed alla luce della documentazione
necessaria per
assumere qualsivoglia decisione, che comunque dovrà essere
compatibile con le nostre chiare convinzioni in materia di tutela
della salute dei cittadini e di scelte ambientalmente compatibili con
il nostro territorio” .
Almeno
per il momento, quindi, i cittadini di Genazzano hanno ottenuto la
sospensione del
progetto fintanto
che non siano svolte serie ed approfondite indagini epidemiologiche
sullo stato di salute dell'intera popolazione e del territorio ( http://issuu.com/smoothejazz/edit/parere_negativo_del_comune_di_genazzano_su_impiant/1#currentPageNumber=1).
(Parco Tofanelli a Colonna: sede delle prime riunioni spontanee dei cittadini di Colonna e dei comuni limitrofi, uniti contro la costruzione della centrale ad olio della EDOVIT srl.) |
Ciliegina sulla torta di questo manifesto è la frase
sibillina: “Nell'eventualità
che l'impianto si realizzi,
l'Amministrazione
Comunale sarà sempre presente e vigile affinchè siano rispettate
tutte le norme chiedendo i controlli costantemente agli enti
predisposti”.
Sbaglia
l'Amministrazione Comunale di Colonna a coltivare nella cittadinanza
certe mezze false speranze: non esistono ipotesi ed 'eventualità',
ma solo certezze, poichè la Determinazione Dirigenziale rilasciata dalla
Provincia di Roma che autorizza la centrale ad olio rimane un valido
atto, esecutivo
in qualsiasi momento.
Il cantiere, infatti, potrebbe partire anche
domani o chissà quando, tanto, come si legge nella Determina n.1973
del 19.04.2012 : “l'Amministrazione
Provinciale, con proprio provvedimento, potrà protrarre
i tempi di validità
previsti dalla presente autorizzazione su motivata e valida richiesta
della Società Edovit srl presentata entro
ventiquattro mesi dal
rilascio dell'autorizzazione”.
Non
va inoltre dimenticato che la medesima Determina (come puntualmente
viene riportato in tutte le Determine autorizzative) riporta
testualmente il Decreto legislativo 387/03, secondo cui “la
presente autorizzazione ha efficacia di dichiarazione di pubblica
utilità,
urgenza
ed indifferibilità
dei lavori”.
E
non venisse in mente al Comune di Colonna di affiggere qualche altro
manifesto o avviso nel quale venga soltanto
promesso
nebulosamente che la centrale non si farà, come già dichiarato dal
Sindaco Augusto Cappellini nell'articolo del 30 aprile 2013 di
Claudia Proietti pubblicato sul n.183 de “Il Tuscolo”
(http://issuu.com/smoothejazz/docs/articolo_sul_tuscolo_di_claudia_proietti),
in un'intervista nella quale egli afferma “stiamo
cercando un confronto con gli imprenditori insieme al senatore Bruno
Astorre per rivedere il tutto. A quanto pare gli investitori
starebbero ripensando all'idea perchè ormai poco redditizia, dopo i
tagli statali al Conto Energia”.
Quello
che serve di veramente urgente (un atto vincolante e non politico) è
una Determina dirigenziale di annullamento a seguito.
Guidonia
docet. Lì, infatti, non tanto lontano poi da Colonna, a seguito di
ben altre due autorizzazioni rilasciate dalla Provincia per
altrettanti centrali ad olio combustibile (vedi articolo su questo
blog:
http://risvegliatialpuntozero.blogspot.it/2013/03/approvate-altre-due-centrali-elettriche.html)
le Associazioni ed i Comitati locali hanno ricevuto da poco
le dichiarazioni di rinuncia da parte delle società proponenti (vedi di seguito il comunicato-stampa):
ma anche e soprattutto hanno ottenuto le fondamentali
Determinazioni Dirigenziali di annullamento rilasciate dalla
Provincia di Roma sulla costruzione dei due impianti previsti, n.1679 del 11/04/2013:
e la n.1690 del 11/04/2013:
Pertanto
occorre 'nero su bianco' per dormire sonni tranquilli, come recita un
vecchio proverbio ciociaro: “Carta
canta e villan dorme”.
Di vitale importanza sono ora più che mai le aggregazioni di
residenti e non solo, in sinergia con altri organismi per fare 'rete'
e non abbassare la guardia: potremmo, infatti, ritrovarci uno stesso
progetto della stessa società dislocato altrove, a pochi chilometri
di distanza, in qualche lembo di terreno 'di frontiera', magari pure
di competenza del Comune di Roma (con la conseguente apertura di scenari di intervento
burocraticamente più complicati).
Iniziano (e sicuramente
continueranno) ad apparire variegate le reazioni di risposta cartacea
al manifesto comunale, come ad esempio quello recentissimo,
inchiodante e schietto, firmato dal Partito della Rifondazione
Comunista di Colonna e del Partito dei Comunisti Italiani di Colonna:
Il manifesto di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani in risposta a quello dell'Amministrazione Comunale di Colonna (foto di Roberto Rosini-clicca sopra per ingrandire) |
Nel rispetto dell'opinione di chiunque, ben
vengano, quindi, tutte le possibili eco, utili a contrastare fuorvianti impianti cosiddetti 'eco'.
Basta solo non cadere nel pregiudizio che vorrebbe la gestione e/o la difesa del territorio unico appannaggio di una precisa corrente politica.
Il
diritto alla salute e la tutela ambientale sono valori costituzionali
e come tali sono per tutti e di tutti,
e per il rispetto di essi è necessario l'apporto civico sincero di
tutti, siano essi semplici cittadini, comitati apartitici,
associazioni o realtà politiche (ma pur sempre disinteressate),
sebbene differenziati
ed indipendenti ma comunque massicciamente uniti nella prospettiva di fronteggiare
la causa per il bene comune.
Un' ultima parola sulla centrale di Cancelliera (Albano Laziale), sorella
dell'impianto di Colonna (leggi articolo su
http://risvegliatialpuntozero.blogspot.it/2012/11/albano-per-il-comune-la-questione.html). Anche
rispetto a questa centrale, subito dopo l'uscita dell'articolo sul numero di novembre 2012 del "Corriere Tuscolano" (http://issuu.com/smoothejazz/docs/articolo_su_centrale_di_cancelliera__corriere_tusc),in occasione di un'assemblea pubblica qualche consigliere (di opposizione) ha voluto bonariamente 'rassicurare' i presenti (facendosi portavoce della POWER OIL-EDOVIT srl) che l'impianto non si sarebbe fatto per via del troppo allarmismo creatosi a seguito dell'articolo e conseguente cessazione degli interessi economici in loco, affermendo, tra l'altro di essersi adoperato quasi nello scongiurare la sicura intenzione da parte delle suddette società di sporgere querela verso la sottoscritta per l'eccessivo allarmismo diffusosi sulla centrale di Cancelliera (informare la cittadinanza sarebbe quindi un reato?!?) per un possibile leso interesse economico legato alla realizzazione del progetto.
Ma a tutt'oggi dal fronte
dell'Amministrazione Comunale di Albano giunge solo un ufficiale silenzio, ormai da mesi
e a quasi un anno dall'autorizzazione.
Continuiamo ad attendere fatti, non parole perchè "verba volant, scripta manent"...
E "Carta canta...".
(elena.taglieri@gmail.com)