lunedì 4 aprile 2016

La 'Casa dell'Acqua' e 'la strada nell'acqua'. Sprechi idrici ed economici. La rabbia dei residenti e l'indifferenza delle Istituzioni (di Elena Taglieri)

Poco importa se in questo momento la copiosa perdita d'acqua che da settimane si sversa sul manto stradale di via Portogallo a Cecchina di Albano Laziale sia stata fermata, con annesso asfalto ancora una volta 'rattoppato'.
Quello che veramente importa gravemente è lo sperpero idrico a cui i residenti hanno assistito per giorni e giorni, nonostante i numerosi e quotidiani solleciti all'A.C.E.A. in primis (con telefonate, fax e quant'altro), ma anche allo stesso sindaco di Albano Laziale.
L'inerzia ed il disinteresse più totale lo dimostra il video (https://youtu.be/PtsTnJhzyUw(https://www.youtube.com/watch?v=oWdTPVguTxk), con la ripresa più recente di sabato 2 aprile alle ore 18.47, nella quale si assiste alla visione di un vero e proprio ruscello a cielo aperto, una specie di 'fontanella zen' che certo non suscita moti interiori di relax nei residenti, ma al contrario di rabbia per un fenomeno che da anni in questa strada si ripete sistematicamente e sistematicamente passano troppi giorni fin quando si rimedia al guasto.
La sagace saggezza popolare di un signore anziano del posto ha spiegato questo fenomeno con la frase ”se l'aggiusteno poi a fine mese nun magneno...”, facendo intendere che sostituire tubazioni nuove una volta per tutte (anziché fascette) comporta il diradarsi della ordinaria e straordinaria manutenzione, quindi l'inutilizzo di personale per gli interventi (leggi licenziamento).
Il paradosso di tutta questa vicenda, tra l'altro molto frequente e a macchia d'olio in tutto il territorio comunale ed extra-comunale (con altrettanti consueti ritardi di pronto intervento), sta nell'iniziativa quasi parallela al guasto idrico dell'inaugurazione ad Albano Laziale della prima 'Casa dell'Acqua' targata proprio A.C.E.A., avvenuta in data 16 marzo 2016 in piazza Guerrucci.
Come si legge da comunicato-stampa del comune “Presenti il Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini, l’Amministrazione comunale al completo e l’Ing. Giorgio Martino Responsabile della Direzione Lavori Acea Ato 2 S.p.A.

La “Casa dell’Acqua” erogherà gratuitamente acqua fresca, naturale e frizzante. In tal senso, ogni settimana, personale Acea provvederà al controllo della macchina e, ogni notte, si avvierà automaticamente un processo di sanificazione dell’impianto...”.
Pronosticata, dunque, garantita e promessa una tempestività di monitoraggio e cura di un nuovo impianto, con emblematica inosservanza delle emergenze idriche segnalate sul territorio.
Non è neppure bastato il triste episodio di Roma avvenuto il 27 marzo scorso a via di Centocelle a scuotere l'attenzione di ACEA per la perdita idrica a Cecchina.
La voragine che si è aperta in via di Centocelle civico 3 a Roma, profonda 20 metri e larga tre, tra due palazzine Ater ha comportato la forzata evacuazione di 14 famiglie che non hanno potuto far ritorno alle loro abitazioni: 50 famiglie temporaneamente accolte presso strutture alberghiere della Capitale.
A detta del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco “secondo un primo sopralluogo congiunto dei pompieri e del personale dell'Acea l'apertura della voragine sarebbe stata causata dalla rottura di una tubazione”.
Ma la realtà più sconvolgente è quella constatata da parte di Daniele Rinaldi, capogruppo di Fratelli D'Italia del Municipio comprendente il luogo del disastro, il quale ha riferito che “ i residenti sono inferociti. Affermano che sono settimane che avevano avvisato Acea del problema” (fonte. Roma Today).
All'indomani di Pasquetta, in via Portogallo a Cecchina la situazione rimaneva invariata, come lo è rimasta fino al 4 aprile, così come si evince dal video.

E allora suonano ancor più paradossali le affermazioni dell'ing. Giorgio Martino di A.C.E.A. nel comunicato-stampa dell'inaugurazione della 'Casa dell'Acqua' ad Albano Laziale, quando egli afferma:Quella di Albano fa parte delle oltre 100 “Case dell’Acqua” che Acea installerà, entro il 2016, a Roma e in provincia. I 100 apparecchi porteranno significativi vantaggi sia in termini di sostenibilità ambientale che di benefici per le tasche dei cittadini..., perché in via Portogallo da giorni non si sono rispettati né la sostenibilità ambientale né i benefici economici dei residenti.
Ci si chiede nella più totale indignazione quale sia a posteriori il 'beneficio' di questa perdita idrica. Quanto costerà ai cittadini tutto questo spreco perpetrato h.24?

Ci si chiede anche in che stato sia il sottosuolo di via Portogallo, infiltrato per settimane.
Quale 'sostenibilità ambientale' viene rispettata se bisogna assistere inermi a questi gravi disservizi. Sono inutili e assai poco realistiche le parole dette dall'Ing. Martino all'inaugurazione quando afferma che “Quella di Albano fa parte delle oltre 100 “Case dell’Acqua” che Acea installerà, entro il 2016, a Roma e in provincia”, mentre si viene a sapere dall'ISTAT, in base proprio censimento delle acque per uso civile del 2014 (secondo dati raccolti nel 2012) che già nel territorio di Roma e provincia il 45% dell'acqua potabile va irrimediabilmente perduto.


Oramai gli anomali cambiamenti climatici non garantiscono stagionalità con piovosità regolare e di naturale ciclicità. Quasi sicuramente potremo attenderci un'estate torrida o un inverno secco e soleggiato, senza precipitazioni, fenomeni che qualche mese fa hanno destato preoccupazione in molte città che hanno visto innalzarsi il livello di smog.
Non possiamo permetterci di veder svuotate le riserve idriche per negligenza di chi non rispetta la sicurezza delle infrastrutture.

Va solo seriamente ricordato e meditato che mondo ci sono milioni di persone che debbono percorrere chilometri pur di riempire una sola tanica d'acqua da 5 litri e farsela bastare. E in Italia capita di trovarsi in paesi e località dove l'acqua viene erogata a determinati orari.
D'altronde non sono neppure nuove le ordinanze comunali, proprio del territorio di Albano Laziale, del sindaco Marini, rispettivamente del 2012 e del 2014, nelle quali la cittadinanza veniva 'invitata' “a evitare qualsiasi spreco di acqua potabile adottando comportamenti virtuosi, per un uso razionale e corretto dell'acqua stessa, come: riparare prontamente perdite, anche minime, da rubinetti, sciacquoni, etc”, , con precisi 'ordini' (“a tutti gli utenti del servizio idrico integrato un uso estremamente accorto dell'acqua fornita da pubblico acquedotto”), 'divieti' e conseguenti annesse sanzioni amministrative fino a 500,00 euro “considerato che l'acqua distribuita dagli acquedotti pubblici è un bene prezioso e limitato”, “considerato il carattere di contingibilità e urgenza del provvedimento, allo scopo di preservare la maggiore quantità di risorsa disponibile all'uso umano ed alimentare”, 'ricordando' alla medesima popolazione che gli accorgimenti prescritti “comportano, oltre ad un sensibile impatto di tipo ambientale e civico, anche un non trascurabile risparmio economico per gli utenti”.
La dispersione idrica è una costante sul territorio di Albano, in particolare proprio a Cecchina, dove già negli anni passati si sono verificate perdite durate settimane, con altrettante di attesa affinché l'Acea intervenisse, così come spesso si verifica sulla via Nettunense, che in quel periodo interessò anche il piazzale della stazione, ambedue in prossimità di esercizi commerciali, episodio riportato anche nel video-inchiesta 'Ecoballa' di Daniele Castri, nell'agosto del 2013 (https://www.youtube.com/watch?v=oWdTPVguTxk),

Al sindaco Nicola Marini, che a conclusione della inaugurazione di Via Guerrucci ha anticipato il suo progetto con un ”Abbiamo intenzione di installare altre “Case dell’Acqua” anche nelle frazioni di Cecchina e Pavona, va un serio monito: i cittadini non debbono essere periodicamente costretti ad 'inondare' (tanto per stare in tema) Acea ed il Comune con fax e telefonate di sollecito per i disagi idrici subìti.
Prima di attuare nuove e lodevoli iniziative bisogna riparare quello che non funziona.
Lo diceva anche Cristo “Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio” (Marco, 2,18-22).
Via Portogallo come Via di Centocelle? No, grazie.

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