E'
imminente uscita del prossimo
numero di “AlbanoinComune”,
il mensile del Comune di
Albano Laziale. Quasi
sicuramente non dovrebbe mancare l'editoriale in prima pagina dello
stesso Sindaco Marini o quantomeno uno spazio nutrito e dedicato,
riguardante
il recente 'scandalo- rifiuti' che ha portato (finalmente)
all'arresto di Manlio Cerroni ed altri 'compagni di merenda', oltre a
coinvolgere numerosi personaggi, per il momento indagati, (ma
si spera a breve imputati).
Chissà se
nel mensile
comunale la Giunta di Albano avrà la sincerità di raccontare ai
cittadini come si sia comportata nei confronti del “Coordinamento
contro l'inceneritore di Albano”,
vero ed unico motore di
azione, che ha determinato fortemente la scoperta di 'un
sodalizio criminale'
attorno alla questione rifiuti,
così come riportato
dal G.I.P. Battistini nelle 410 pagine della sua Ordinanza
Applicativa di Misure Cautelari Personali (N.7449/2008
R.G.N.R.N. 13928/2008 R.G.GIP, ndr) e
non
solo dei Castelli ma di tutto il circuito facente capo e diramatosi
dalla figura di Manlio Cerroni. Sta di fatto che venerdì 17 gennaio
si è tenuta un'assemblea cittadina nella Sala Consiliare di Palazzo
Savelli, sede del Comune di Albano Laziale, indetta dal
“Coordinamento NO-INC”.
Un evento che il Coordinamento aveva organizzato prima ancora dello
scandalo che ha travolto Manlio Cerroni e tutta la sua 'cricca' di
funzionari e politici 'a
delinquere'.(sempre
secondo le ipotesi di reato contestate dal G.I.P.) L' assemblea del
17 gennaio 2014 era stata pensata da tempo per informare la
cittadinanza su molti temi ancora rimasti in sospeso: il G.S.E.
(il Gestore Servizi Energetici) ed i Cip6
(i famosi 'certificati verdi' statali devoluti per le energie
rinnovabili ma poi in
realtà utilizzati per l'energia da incenerimento);
la revoca dell' A.I.A.
(Autorizzazione Integrata Ambientale) completamente
illegale,
riguardante il termovalorizzatore di Albano;
la caratterizzazione delle falde acquifere e dei pozzi spia della
discarica di Roncigliano. Tra questi anche il problema della medesima
discarica che continua a puzzare, e sul perché si
è saputo adesso dalla
Magistratura e dai Carabinieri del N.O.E.
(Nucleo Operativo Ecologico) quello
che il Coordinamento andava dicendo da sempre,
dati alla mano.
Il 17 gennaio alle 17:00 non c'era e non c'è stata nessun Autorità del Comune di Albano a presiedere l'assemblea cittadina: né il Sindaco in persona, nè il Vicesindaco, nessun Consigliere di maggioranza e di opposizione, nessun Assessore. Neppure un qualche rappresentante dei Comuni di bacino dei Castelli Romani che quotidianamente sversano i loro rifiuti nella discarica di Roncigliano (compresi Fiumicino, Roma e lo Stato Vaticano). Come ha fatto notare Imperia Rossi, una militante del Coordinamento NO-INC: “...sembrava di essere in un castello vuoto, di quelli tipicamente medievali, popolati dai fantasmi...ma almeno i fantasmi qualche volta fanno pure sentire materialmente la loro presenza, lasciano un sussurro, muovono qualcosa...”.Qui, invece, erano presenti solo alcuni cittadini, rimasti come orfani. Il Comune di Albano si è invece limitato ad 'apparire' in mera veste burocratica e fiscale facendosi pagare € 100 dal “Coordinamento NO-INC “ per utilizzo della Sala Consiliare! Insomma, un trattamento concepibile solo per eventi commerciali, talora anche culturali, ma non certo da destinarsi a coloro che hanno impedito non solo di cadere nel baratro di disastro ecoambientale, ma che hanno contribuito a fermare la recidiva dei reati da parte dei 'colletti bianchi' e di 'Re Manlio'. Praticamente come sentirsi in affitto in casa propria.
Il 17 gennaio alle 17:00 non c'era e non c'è stata nessun Autorità del Comune di Albano a presiedere l'assemblea cittadina: né il Sindaco in persona, nè il Vicesindaco, nessun Consigliere di maggioranza e di opposizione, nessun Assessore. Neppure un qualche rappresentante dei Comuni di bacino dei Castelli Romani che quotidianamente sversano i loro rifiuti nella discarica di Roncigliano (compresi Fiumicino, Roma e lo Stato Vaticano). Come ha fatto notare Imperia Rossi, una militante del Coordinamento NO-INC: “...sembrava di essere in un castello vuoto, di quelli tipicamente medievali, popolati dai fantasmi...ma almeno i fantasmi qualche volta fanno pure sentire materialmente la loro presenza, lasciano un sussurro, muovono qualcosa...”.Qui, invece, erano presenti solo alcuni cittadini, rimasti come orfani. Il Comune di Albano si è invece limitato ad 'apparire' in mera veste burocratica e fiscale facendosi pagare € 100 dal “Coordinamento NO-INC “ per utilizzo della Sala Consiliare! Insomma, un trattamento concepibile solo per eventi commerciali, talora anche culturali, ma non certo da destinarsi a coloro che hanno impedito non solo di cadere nel baratro di disastro ecoambientale, ma che hanno contribuito a fermare la recidiva dei reati da parte dei 'colletti bianchi' e di 'Re Manlio'. Praticamente come sentirsi in affitto in casa propria.
iù
nobile sarebbe stato il gesto di rendere gratuito questo evento, un
vero e proprio 'omaggio della casa' (comunale), perché tanto 100
euro in meno nel proprio bilancio non avrebbero reso più 'povera'
Albano Laziale. Non solo. Ancor più nobile sarebbe stato pure il
gesto da parte di altre Istituzioni Comunali dei Castelli Romani:
meno di € 10 a testa (meno del costo di una pizza, quasi come un
kebab) ed i 100 euro così spalmati non avrebbero pesato più di
tanto.
Corre
voce che Albano in primis,
vorrebbe rivalersi su Cerroni per le sovrafatturazioni gonfiate
dell'immondizia mal gestita dallo stesso magnate, e forse a ruota
anche gli altri Comuni di bacino, per costituirsi tutti parte civile
a causa del danno subìto.
Ma
come se non bastasse, lo stesso Comune di Albano, qualche giorno
prima del 17 gennaio, ha addirittura sanzionato
di ben € 400 un
appartenente al “Coordinamento NO-INC” che aveva richiesto, con un'istanza firmata, la Sala
Consiliare e per questo considerato formalmente l'unico possibile referente del "NO-INC", quindi da poter ricondurre ai manifesti affissi dal Coordinamento, ritenuti 'abusivi', nei quali venivano tra
l'altro pubblicizzate sia questa assemblea come pure quella del 23
gennaio tenutasi a Cancelliera. In
occasione di questi due appuntamenti il Coordinamento avrebbe
informato anche sulle vicende giudiziarie di Cerroni & Co., oltre
alla situazione legata alla discarica ed all'inceneritore,
quest'ultimo tra l'altro 'sparito' dal Piano Regionale dei Rifiuti
(!?!) di recente, e comunque prima degli eccellenti arresti .